Matteo Pilati vince l’Audax 3 1/2 sulle Alpi – V.C. Domodossola, 9 luglio 2022 – RESOCONTO COMPLETO

Alle volte anche se programmi tutto nel migliore dei modi, anche se ci metti tutto l’impegno possibile, anche se perdi notti insonni pensandoci, la ciambella che stai programmando potrebbe anche non uscire con il buco perfetto. Forse al buon “Paolone” Giacomotti, ottimo personaggio del mondo vespistico, si può imputare solo un po’ di inesperienza organizzativa nel campo Audax: da solo o quasi aveva messo in piedi Campionato Italiano di Gimkana, prove di Coppa Italia, prove di Rievocazione Storica, un Audax è decisamente più impegnativo ma la “consulta” dei partecipanti gli ha dato largamente la sufficienza anche se qualcosa non è andato per il verso giusto.
Si è svolto e concluso nei tempi previsti l’Audax “La 3 e ½ sulle Alpi” sabato 8 luglio con partenza dal centro storico di Domodossola per l’organizzazione del locale Vespa Club voluto e fondato qualche anno fa da Paolo Giacomotti e attualmente da lui guidato. La sua buona volontà, la sua tenacia ed il farsi voler bene da tutti hanno portato a Domodossola poco meno di 120 concorrenti che sono il massimo raggiunto da un Audax per questa stagione.
Tutti quanti hanno ancora negli occhi i paesaggi stupendi che il percorso ha regalato anche grazie alla giornata cristallina che già dalla mattina ma anche dalla sera prima si era proposta. Partendo dalla val d’Ossola si sono visti boschi bellissimi, monti e valli a più non posso e poi il lago Maggiore nella sua stupenda fase estiva con vele e battelli, ombrelloni e bagnanti e le acque di un blu intenso come raramente si sono potute ammirare. Percorrere per una cinquantina di chilometri le sue coste è stato impegnativo per il traffico, i pedoni, i pullman, le rotonde ecc ma molto gratificante, certo è che i partecipanti ad una manifestazione simile non devono mai perdere la concentrazione alla guida, perché l’incidente può essere sempre in agguato e sarebbe molto spiacevole veder trasformata in tragedia una giornata di festa.
Proseguendo nel percorso si è passati dal più piccolo ma non meno bello lago d’Orta e poi la pianura fino a Biella dove era prevista la sosta pranzo con i Controlli Orari all’arrivo ed alla partenza. Qui si è giocata tutta l’inesperienza organizzativa che non ha chiamato direttamente o per tramite i cronometristi nei giorni precedenti per confermare il servizio nei tempi e orari programmati, non sappiamo e non lo vogliamo neanche sapere di chi sia la responsabilità ma di fatto i cronometristi non erano presenti all’arrivo dei piloti e quindi è stata annullata la sessione di arrivo e portata a termine la sessione di partenza. Quello che è stato spiacevole è stato vedere ancora una volta l’arroganza di questa categoria alla quale non si può dire ne chiedere nulla, pur ammettendo le proprie colpe in questo caso. Il buon Paolo alla fine ha messo la sua autorevole parola e le danze sono cominciate, ma se mai ce ne fosse stato bisogno ulteriore, ancora una volta si è capito che spesso sono proprio queste componenti, che fra l’altro tra tutte quelle presenti sono le uniche che percepiscono denaro, che vanno a pregiudicare negativamente le nostre manifestazioni. Per questo e non solo, la Direzione Sportiva ha in programma il grande progetto della sezione cronometristi all’interno del Vespa Club d’Italia, gli strumenti ormai ci sono, le risorse umane sono allertate, se qualcuno si fa avanti potremmo già partire senza indugio.
Il risultato finale si è quindi giocato su tre sessioni rispetto alle quattro programmate ma probabilmente i risultati non sarebbero cambiati se non nei distacchi tra i classificati. Al primo posto conferma il suo stato di forma indiscussa Matteo Pilati del Rovereto che dopo una discreta prima sessione, nella quale è emerso Flavio Scatola con sole 11 penalità, passa in testa decisamente nella seconda di Biella e confermando il primato poi nell’ultima con il miglior tempo di manche. Il pilota roveretano, figlio d’arte, ha ormai raggiunto la massima maturazione vincendo sette gare sulle ultime nove alle quali ha partecipato con due secondi posti nelle altre due, un risultato da nessuno raggiunto e difficilmente eguagliabile in questa epoca dove la concorrenza è sempre maggiore e molti sono i piloti emergenti. Al secondo posto un altro roveretano il Campione Italiano in carica della categoria Promo Tomas Calzà che conferma l’ottimo momento della scuola trentina in questa disciplina, per lui un ottimo risultato che da forza alla sua consapevolezza di una continua crescita che lo vede ormai da anni confermarsi nelle prime posizioni in tutte le maggiori manifestazioni del panorama nazionale ed internazionale.
Al terzo posto nella classifica assoluta il rappresentante del Montecchio Emilia Roberto Orlandini che con la sua Faro Basso tiene alto il valore delle Vespa Storiche e rompe il podio completo a Rovereto in quanto al quarto posto si classifica Leonardo Pilati ancora convalescente per l’operazione al ginocchio ma in decisa risalita in ottica Audax. Quinto posto assoluto per Leonardo Santucci che si conferma uno dei migliori piloti emergenti della stagione.
Una menzione di merito la vogliamo fare per i tre giovani under 18 presenti alla manifestazione, Mattia Merlo, Francesco Tubini e Federico Balsamo, rispettivamente sesto, ottavo e quarantesimo in classifica Assoluta, giovani under 18 scoperti dai Meeting loro dedicati, largo quindi ai giovani che ci daranno in futuro delle grosse soddisfazioni.
Nella categoria Vintage vince Leonardo Santucci, nella Storico primo è Gaspare Sola del Pinerolo, nella Automatiche Cesare di Virgilio del Vespa Club l’Aquila e nelle Squadre prima è Rovereto, seconda Montecchio Emilia e terza Pavia. Ultimo Audax in calendario quello del prossimo 29 luglio per l’organizzazione del VC Torino, che deciderà dell’assegnazione del titolo. Ricordiamo che sulle cinque prove in programma solamente i migliori tre risultati verranno ritenuti validi per la classifica, che al momento vede al comando Flavio Scatola con 59 punti davanti a Matteo Pilati (50), Tomas Calzà e Leonardo Santucci (46), Riccardo Lombardelli (44).

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