I V.C. Pizzo Calabro e Feroleto Antico hanno dato vita ad un evento che si è tenuto dal 7 al 9 giugno. Era evidente che la manifestazione fosse riservata alle Vespa più datate che sono state invitate a radunarsi a Costa degli Dei.
Questo paradiso della costa calabrese, dalle rinomate calette e da un mare verde smeraldo, ha conquistato tutti gli entusiastici partecipanti che, favoriti dalle condizioni meteo, hanno vissuto tre giorni indimenticabili. Le aspettative erano alte anche perché una decina di anni fa, negli stessi luoghi, si era tenuto un simile evento che alimentava quindi un’attesa fiduciosa.
Il compito del cronista è quello di riportare i fatti in modo obiettivo ma, come spesso accade, ci si trova senza volerlo a esporre in modo lodevole tutti gli sforzi compiuti sorvolando a volte su qualche mancanza. Nel raccontare Costa degli Dei si rischia invece al contrario di non riuscire a trovare le parole giuste per far comprendere cosa effettivamente gli organizzatori ci avevano preparato.
Andiamo con ordine: prima accoglienza dal venerdì nella piazza di Pizzo Calabro, con incredibile vista sul mare per poi dirigersi attraverso gli stretti vicoli verso il Palazzo della Cultura dove da una splendida terrazza sul golfo abbiamo atteso e salutato il sole che tramontava dietro le isole Eolie. L’indomani punzonatura sempre a Pizzo e poi via verso Tropea dove una motonave, riservata esclusivamente a noi, ci ha accompagnato verso Capo Vaticano. Bagno per tutti con breve rinfresco, ritorno attraversando Vibo e liberi tutti per prepararci alla cena dove le Vespa sono state disposte a bordo piscina.
Domenica in marcia verso il Museo archeologico e ritorno sulla banchina portuale sempre a Pizzo per il rinfresco finale. Difficile descrivere i colori, i sorrisi, gli abbracci, i balli, la gioia di respirare che ci ha pervaso in questi tre giorni e che tutti noi porteremo a lungo nell’animo.