Per il quarto appuntamento del campionato, il circus del Campionato Audax si sposta a Giaveno, accogliente località turistica situata alle pendici delle Alpi Cozie ed in questa occasione luogo di partenza e di arrivo della 3a edizione dell’Audax Transalpino. La manifestazione organizzata dal Vespa Club Torino, storico sodalizio fondato nel 1949 e che compie quindi 75 anni dalla fondazione ma le cui attività riportano all’anno precedente sotto il nome di “Gruppo Vespisti Torinesi”, propone a cadenza biennale quella che ad oggi risulta l’unica manifestazione di regolarità che sconfina al di fuori del territorio italiano, in questo caso quello francese. E proprio per ricordare questo importante traguardo, il Club ha utilizzato le cifre 7 e 5 per definire i tracciati delle prove di abilità, variando la posizione delle fotocellule per rendere varia ed avvincente la manifestazione.
Il club, guidato dall’entusiasta Ernesto Biagioni, ha creato negli anni un gruppo di collaboratori dedicato esclusivamente all’organizzazione e alla gestione di questa manifestazione che richiede, vista la sua atipicità, un impegno costante che va al di là della consueta gestione delle attività del Club stesso. Ed i risultati di questo lavoro si vedono anche in questa edizione denominata “Chrono Edition” dove i partecipanti devono affrontare e superare i quasi 500km per potersi fregiare del titolo di Audace e portare a casa la pergamena riportante il proprio nome che testimonia il compimento dell’impresa. E proprio impresa si può definire ciò che attende i 100 Vespisti arrivati non solo da tutta Italia ma anche da Francia, Germania e Lussemburgo; quindi una manifestazione internazionale anche sotto l’aspetto della partecipazione.
Il primo concorrente lascia la città di Giaveno alle 6:30 per recarsi, con un trasferimento di circa 20km a Pinerolo, sede della prima sessione di prove di abilità le cui fotocellule sono distribuite su un percorso a tratti spigoloso e a tratti più raccordato e che richiede quindi cura particolare di guida. La classifica parziale dopo il passaggio dell’ultimo concorrente vede Merlo Mattia (Ivrea) con 6 penalità precedere Nicola Giacomini (Pisogne) con 10 e Merlo Gian Michele (Ivrea) con 17. Si parte quindi per il lungo trasferimento di ben 200km che porterà i Vespisti nella località di La Grave nel dipartimento di Hautes-Alpes alle pendici della Meije, montagna che sfiora i 4.000m di altitudine. Ma prima bisogna affrontare il Colle dell’Agnello e il Colle dell’Izoard che con le loro altitudini e pendenze mettono a dura prova l’affidabilità dei mezzi e la resistenza dei conducenti. La fatica di entrambi è comunque ampiamente appagata dai panorami che si presentano lungo le tortuose e ripide strade fino ad arrivare al piazzale dove sono allestite le successive prove di abilità in territorio francese, proprio alle pendici della Meije. Anche in questo caso, il percorso non troppo ampio richiede perizia nei passaggi per evitare di uscire dallo stesso. La manche che viene effettuata prima del pranzo nel festoso cottage “Turbodancing”di Serge, porta ad una variazione del podio virtuale tutto dominato dal VC Ivrea, in successione: Merlo Mattia, Cerutti Massimiliano, Merlo Gian Michele. Dopo pranzo, il tracciato viene percorso in senso opposto ed una insidiosa fotocellula sistemata trasversalmente fa la selezione; Merlo Mattia ancora primo, risale Nicola Giacomini al secondo posto scavalcando Cerutti Massimiliano ora in terza posizione.
Si riparte quindi con la tappa di ritorno che risulta essere ancora più lunga della precedente: 260km attraversando Huez, il Colle della Croix du Fer ed infine il ventoso Colle del Moncenisio dove si transita nelle ore del tramonto per ammirare il lago adiacente mentre il sole discende verso ovest. L’ultima sessione di prove si svolge a Trana con inizio alle ore 20:30, a quasi 15 ore dalla partenza e la stanchezza e la concentrazione residue fanno la differenza per la definizione della classifica generale. Il podio viene quindi stravolto e la differenza la fanno i piloti con più esperienza: Nicola Giacomini vince per la seconda volta con 80 penalità seguito da Orlandini Roberto (Montecchio Emilia) con 82, Mafezzoni Gabriele (Chiari) con 83 e questo rappresenta anche il podio della categoria Expert.
Nella categoria Vintage, terzo successo stagionale per Merlo Mattia che si aggiudica anche il titolo italiano di categoria con una gara di anticipo, seguito da Sola Gaspare (Rovereto) e da Bozzi Daniele (Macerata). La categoria Faro Basso registra il successo di Ricci Marco (Arezzo) incalzato da Bettini Marco (Cesena) e Moretti Roberto (Chiari). Nella classifica dedicata alla più moderne Vespa Automatiche, Rossi Alessandro (Seregno) precede Bettineschi Ettore (Frascati) e Fracasso Annamaria (Castellazzo Bormida). Quest’ultima trionfa anche nella classifica femminile davanti a Munerato Tatiana (Merano) e Ferro Erika (Biella). Nelle squadre, Ivrea vince precedendo Chiari e Riviera dei Fiori.
In questa occasione, il VC Torino ha voluto premiare chi si è cimentato nella manifestazione utilizzando cronometri meccanici e digitali, gli unici disponibili fino a pochi anni fa; il più bravo con il cronometro meccanico è stato Zambaldo Mirko (Verona) mentre che si è meglio destreggiato con quello digitale è stato Sola Gaspare.
Al di là dell’agonismo la manifestazione si è svolta in clima di festa come testimonia l’accoglienza del Vespa Club de France e del Vespa Club Dauphinois, di Serge a La Grave nel suo cottage “Turbodancing”. Lo stesso vale per il presidente degli Alpini Dario Galletto che non fa mai mancare il suo prezioso supporto. La giornata è conclusa in un clima festoso presso la Sede degli Alpini Giaveno Val Gioie con l’instancabile Presidente Dario Galletto che ha rifocillato i piloti, durante le premiazioni il Presidente del VC France Delphine Nadjar-Arthaud ha sottolineato l’importanza della condivisione dei valori di unione e amicizia tra i due Club che si traducono in questa bellissima esperienza denominata:” Audax Transalpino”.
A fine agosto l’Audax della Valle d’Itria decreterà il vincitore assoluto del Campionato Audax dove sono ben 5 i concorrenti la cui matematica consente ancora di trionfare.
(Gian Michele Merlo)