“VesPavia”: un nuovo volume per arricchire la biblioteca personale di ogni vespista

“Perdere il passato significa perdere il futuro”

Prendiamo in prestito questa frase dell’architetto cinese Wang Shu per elogiare lo straordinario lavoro di ricerca nei meandri della storia costruita nel tempo dal Vespa Club Pavia.

Un lavoro durato quattro anni capitanato da Simone Stangalino vicepresidente e Beppe Carena presidente, che hanno con costanza, abnegazione e spirito di ricerca recuperato e ricostruito il percorso del loro Club dalla nascita avvenuta nel 1954 fino ad oggi.  Un compito in partenza arduo e costellato da poche notizie e ricordi recuperati presso gli ultimi testimoni di quegli anni. Poi, come sempre accade a chi opera con entusiasmo e passione, il destino tira i fili giusti e ti mette sul piatto occasioni da cogliere, interpretare, confrontare.  Con l’aiuto di tanti collezionisti interpellati sul web man mano l’opera ha preso corpo, si è irrobustita di contenuti, notizie, aneddoti tanto d’arrivare a un risultato imponente.

Parliamo del libro che si intitola VesPavia di ben 463 pagine che, oltre a fare una completa panoramica della storia vespistica di Pavia e provincia, analizza la nascita del motociclismo di quei luoghi dando spazio anche al rivale Lambretta Club.  Presentato il 27 giugno in città al Chiostro San Mauro ha attirato una moltitudine di persone, anche da province limitrofe, che hanno preso d’assalto il banchetto delle vendite. Bravi pavesi, avete raccontato, fissato e suggellato chi vi ha preceduto per continuare a vivere i vostri presente e futuro.  La speranza è che altri club possano prendere esempio e seguirvi in un analogo lavoro.

Per ogni info vespavia@libero.it

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