Diario di un Babbo Natale in Vespa
Sono le 7 del mattino, oggi è il grande giorno. Abbiamo lavorato per mesi alla organizzazione, domande al Comune, alla Questura, alla Polizia Locale, alla Polizia Stradale, alla multiservizi e non ricordiamo più a chi altro, i costumi, le colazioni, le fasce.
Ieri sera eravamo alle 16 a spostare 20 tavoli da 8 posti con 40 panche per far pranzare 200 vespisti, non bastavano e ci siamo dovuti inventare altri 40 posti.
La cosa brutta è che i tavoli e le panche erano al centro anziani, dalla parte opposta del piazzale rispetto alla sala.
Alle 22,30 aveva pure cominciato a piovere ma dovevamo posizionare le transenne col nastro bianco e rosso, non sia mai la notte un ubriaco ci andava addosso.
E quindi, sono le 7, alle 8 devo stare in postazione a ricevere i partecipanti, ma prima bisognerà preparare l’occorrente, liste coi nomi, scatole dei costumi aperte, penna (che alla fine manca sempre).
Sono le 8, cominciano ad arrivare i primi, pochi, troppo pochi, comincio a preoccuparmi. Verranno? Perchè sono solo in 10?
Sono le 8,30 l’affluenza è aumentata siamo ad un cinquantina di iscritti ma sono ancora pochi, ne aspettiamo almento 250.
Caspita! Sono le 9,30, sono arrivati tutti insieme, sto trottando di brutto, 100, 150, stanno aumentando tantissimo.
Ore 10,00 chiudo le iscrizioni e metto a posto tutto, siamo arrivati 280, devo correre nei tre bar dentro il centro commerciale per pagare le colazioni, uscire e recuperare la mia Vespa per mettermi a capo del mio gruppo, quello verde.
Abbiamo fatto tre gruppi, uno rosso, uno verde ed uno giallo, andremo in tre direzioni diverse di Aprlia, qui da noi i quartieri distano anche 7/8 Km uno dall’altro.
Siamo partiti e tra 10 minuti saremo in Piazza Roma sul sagrato della Chiesa di San Michele Arcangelo dove faremo la foto.
Sono arrivato in piazza ma mi dicono che dal parcheggio di Aprilia2, il centro commerciale, stanno ancora uscendo Vespa e dobbiamo aspettare che arrivano tutte, circa 3 Km.
Ore 10,30 sono arrivati tutti e stanno parcheggiando, comincio a radunarli sul sagrato, camminano lentamente, devo sbrigarmi altrimenti faremo tardi nelle altre tappe.
10,40 ci siamo riusciti, abbiamo urlato tanti auguri di buon Natale, fatto la foto ed ora ripartiamo.
ore 11,00 arriviamo nel primo quartiere, si chiama Carroceto, hanno preparato pane e miele, pane e olio, porchetta, panettone e spumante, e finalmente posso fare colazione.
Ore 11,30 riparto col mio gruppo verso il quartiere Toscanini.
ore 11,50 siamo arrivati a Toscanini, il punto di raccolta lo chiamano “la vasca”, è un piazzale situato sotto il livello stradale, per arrivarci c’è un percorso a zig zag, ci stanno aspettando con panettone e spumante. Cin Cin.
ore 12,30 ripartiamo per arrivare a Fossignano, prendiamo la Pontina, calma e prudenza.
Ore 12,40 siamo arrivati a Fossignano, i bambini urlano di felicità e saltano pericolosamente davanti la mia Vespa mentre cerco di parcheggiare, non faccio neanche in tempo a scendere che mi si buttano letteramente addosso, faccio fatica a non piangere.
Cominciano a darmi le loro letterine di Natale ed io a chiedere i loro nomi, Marta, Jennifer, Elisa…
Ore 13,00 rientriamo per il pranzo al quartiere Montarelli, quello dove ieri abbiamo sistemato i tavoli e le panche.
Ore 13,30 siamo arrivati insieme, ma proprio nello stesso istante, al gruppo giallo.
Angelo il capo cuoco, è pronto per accendere la fiamma del tripode, fino a ieri non sapevo neanche cos’era, avete presente quello delle olimpiadi ? Il braciere ? Ecco, più o meno è quello.
Stiamo tutti di frontre il tripode, prendo la fiaccola e faticosamente cerco di accenderla, c’è un pò di vento ma Felice, il nostro Mc Gyver, ha l’accendino a fiamma ossidrica che usa per saldare la Vespa se si rompe durante i viaggi.
Finalmente accendiamo la fiamma e tutti applaudono e io dico, adesso andiamo a mangiare, tempo zero erano tutti seduti a cantare, bere e fare chiasso, ma un chiasso che per me era la pace. Eravamo riusciti a fare tutto perfettamente.
[ Luciano Santelli – VC Aprilia ]