2° Prova Campionato Italiano Rievocazioni Storiche – Reggio Calabria, 29 aprile 2018

Abbiamo accolto ben volentieri per passione e per dovere l’invito che ci è stato fatto così calorosamente al congresso di Venezia da Francesco Pratticò di recarci al sud, e siamo andati. L’occasione è stata la seconda prova del Campionato Italiano Rievocazioni Storiche che si è svolta a Reggio Calabria domenica 29 aprile per l’organizzazione del locale vespa club.
Location di partenza la cittadina di Scilla, le cui origini sono antichissime, confuse tra mitologia, storia e leggende, alimentate per millenni dalla suggestività degli ambienti naturali. Secondo la mitologia greca Scilla era una ninfa marina che per gelosia fu trasformata in un mostro dalla maga Circe. Scilla, assieme a Cariddi, che era il mostro in contrapposizione sulla sponda siciliana dello stretto, incutevano timore alle navi in transito facendole anche affondare, in effetti i problemi alla navigazione sono provocati dalle potenti correnti dello stretto che scontrandosi formano grandi vortici che mettono in pericolo seriamente le imbarcazioni in transito.
Spettacolari paesaggi e profumi primaverili intensi sono stati gli attori della giornata assieme ai 90 vespisti che si sono cimentati sui tre classici Controlli Orari che questo Campionato prevede. Il percorso li ha portati fino a Gambarie, un paesino a 1350 metri sul livello del mare che ha un turismo sia estivo che invernale con delle spettacolari piste da sci con panorama sullo stretto, sulle isole Eolie e sull’Etna. Dopo il Controllo Orario intermedio, discesa verso Bagnara Calabra attraverso i boschi e gli altipiani del parco dell’Aspromonte con foto di passaggio al cippo Garibaldi, luogo nel quale il generale fu ferito come ricordato in una famosa filastrocca ormai in disuso. Magnifiche le viste sullo stretto, e a perdita d’occhio le sponde verso nord della Calabria, a testimoniare ancora una volta, se mai ce ne fosse ulteriore bisogno, che la nostra nazione con le sue infinite particolarità non teme confronti paesaggistici con nessun altro paese al mondo.
Da molte località della Calabria e da molte altre della Sicilia sono giunti i vespisti che hanno animato la manifestazione anche grazie alla costituzione del Campionato congiunto Calabro Siculo del quale questa è stata la prima prova.
La classifica assoluta e quindi il relativo Trofeo Pascoli in palio, è andata ad uno dei più giovani piloti presenti, Davide Rocco Caridi del Vespa Club Reggio Calabria, pilota che già in altre occasioni si era messo in luce ai primi posti delle classifiche. Con la sua Vespa ET3 del 1977 risulta naturalmente primo anche nella classifica Vintage davanti a Paolo Morelli del Vespa Club Lamezia Terme che ha conseguito lo stesso punteggio, ma con la Vespa PX di qualche anno più giovane, terzo classificato il siciliano del Vespa Club Agrigento Francesco Salemi con una sola penalità in più. Seguono con una ulteriore penalità tre piloti divisi solo dalla discriminante dell’anzianità della Vespa e sono, Francesco Pratticò del Vespa Club Villa San Giovanni, Giancarlo Donato del Vespa Club Caserta e Salvatore Cutaia del Vespa Club Agrigento.
Nella Categoria Storico vince l’ormai esperto Vincenzo Vitrioli, Presidente del Vespa Club Reggio Calabria, che si insedia così al primo posto della classifica provvisoria, per lui un buon margine di vantaggio sul secondo classificato Francesco Lucà del Vespa Club Monasterace, entrambi con la stessa VM2T del 1954, terzo posto per Fernando Pugliese del Vespa Club Catanzaro.
Ha corso contro se stesso l’unico Expert presente Fabio Agnolin del Vespa Club Rovereto che ha acquisito per questo i 25 punti previsti per il vincitore di categoria.
Nelle Squadre vittoria di Reggio Calabria davanti ad Agrigento ed a Cosenza.
Cambio al vertice per quel che riguarda la classifica Assoluta del Campionato Calabro Siculo discriminata non più al decimo ma al centesimo di secondo, con vittoria di Paolo Morelli davanti a Davide Rocco Caridi e Vincenzo Vitrioli, nelle Squadre sempre prima Reggio Calabria con Agrigento seconda e Cosenza terza.
Non ci resta che ringraziare gli organizzatori di Reggio Calabria con il Presidente Vincenzo Vitrioli davanti a tutti per l’accoglienza riservata agli intervenuti e per averci fatto vivere una grande giornata di natura, associazionismo, passione ed agonismo, tutto racchiuso in quel piccolo mezzo a due ruote che si chiama Vespa.

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