L’Audax del Friuli – V.C. Aviano, 9-11 settembre 2022

E se deve essere Audax, inteso come manifestazione per audaci che non hanno paura di salite, discese, caldo, freddo, pioggia e grandine, riparazioni al volo o di finire la benzina, il tutto condito con una grande dose di tensione per chi voleva anche fare un buon risultato finale, che Audax sia.
Tutto questo abbiamo incontrato alla terza edizione dell’Audax del Friuli svoltosi nei giorni dal 9 al 11 settembre scorsi con partenza ed arrivo da Aviano.
Ancora una volta in questa manifestazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, sono emerse le migliori doti dei vespisti che sono l’amicizia, la solidarietà, la sportività, lo spirito di avventura da parte di tutti i partecipanti e per contro il grande lavoro organizzativo effettuato dal Vespa Club Aviano con in testa Massimo Amati, la Presidentessa Paola Fedele e tutto il loro staff, che per tre giorni hanno seguito e coccolato i partecipanti. In particolare è piaciuto molto il potere decisionale del Direttore di Gara Massimo Amati in quanto spesso è complicato prendere decisioni quando si è sotto stress, ma avere il coraggio di prenderle comunque, nel bene o nel male, è un grande segno di fermezza e competenza.
Il percorso di circa 370 km prevedeva strade decisamente impegnative sia per le pendenze, alle volte veramente molto accentuate, ma anche per le larghezze, spesso esigue con annessi e connessi ed esempio come le macchine che possono arrivare in senso contrario. Poi le discese, anche esse impegnative in quasi tutta la loro totalità, anche perché spesso erano bagnate, con foglie e ghiaia sempre in agguato, come in agguato era qualche “dritto” anche a causa dei deboli impianti frenanti delle storiche Vespa Faro Basso che per la maggior parte hanno animato questa manifestazione.
Boschi e prati a non finire, pascoli con le mucche che guardavano curiose il passaggio dei vespisti, dighe e laghi non in perfetta forma a causa della siccità, fiumi per lo stesso motivo completamente secchi sono stati i paesaggi di questo Audax. Paesaggi anche a perdita d’occhio sulla pianura friulana fino a vedere il mare, specialmente nella prima giornata sulla strada panoramica che porta a Piancavallo. Grande colpo d’occhio la sera proprio nel Palazzetto di Piancavallo nel quale sono state stipate ordinatamente tutte le Vespa per evitare situazioni spiacevoli.
Vogliamo poi parlare degli aperitivi e dei rinfreschi durante e alla fine delle tappe? Questi momenti di ritrovo per tutti assieme sono stati forse il vero segreto di questa manifestazione, in quei momenti si conoscono le persone, si fanno nuove amicizie, si concretizzano quelle già in essere, si parla del più e del meno, si parla di Vespa, di elaborazioni, di compravendite, di Vespa Club e di manifestazioni.  
Insomma di tutto e di più a questo Audax e non abbiamo ancora parlato della parte agonistica, delle ricercate e difficili prove a tempo, da affrontare con solo strumenti analogici, a lancette, tratti no-stop dai 20 ai 3150 metri, passando per i 400 ed i 500 sono state alcune difficoltà in senso agonistico della manifestazione. Trovare i giusti scarti di errore degli strumenti analogici, cercare di tenere una adeguata media nei no-stop lunghi, non farsi influenzare dagli altri piloti vicino a noi che potevano anche sbagliare, le altre criticità.
In verità i piloti alla fine sono stati anche troppo bravi a calcolare tutto questo e la media del vincitore lo conferma, Riccardo Lombardelli ha concluso al primo posto con sole 75 penalità totali, che alla divisione rispetto ai Controlli Orari effettuati, da una media di 6,25 centesimi di secondo a rilevamento, un nonnulla, difficile da raggiungere anche con strumenti moderni come le App. Anche il secondo ed il terzo, rispettivamente Leonardo Pilati e Ruggero Paiola divisi da una sola penalità hanno fatto segnare una media poco superiore agli 8 centesimi a passaggio.
Riccardo Lombardelli del Vespa Club Macerata si aggiudica quindi meritatamente questa terza edizione dell’Audax del Friuli alzando sul podio la grande coppa dedicata al vincitore, secondo posto per Leonardo Pilati del Rovereto e terzo per Ruggero Paiola del Vespa Club Milano. Dietro di loro un po’ più staccati troviamo al quarto posto Nicola Giacomini del Vespa Club Pisogne ed al quinto Simone Ardolfi del Vespa Club Chiari.
Nella particolare classifica per le Vespa Sportive che comprende GS, SS e Rally si classifica al primo posto Gianluca Zandonà del Vespa Club Vespe Padane, nella femminile si impone Tatiana Munerato del Vespa Club Merano mentre nella classifica dedicata agli stranieri il primo posto è dell’austriaco Roland Kettlgruber.
Nella particolare classifica a squadre, che potevano anche essere non solo di Club ma anche miste, vince la “Top Rider” con Lombardelli, Giacomini e Orlandini, al secondo posto la squadra “L.E.P.” con Paiola, Cagni e Robotti ed al terzo posto la squadra “Capirosso” con Calzà, Pilati e Rosso.
   

Condividi sul tuo social preferito