Il 75° Congresso Nazionale del Vespa Club d’Italia – Udine, 5 maggio 2024

Udine… è a Udine, e quindi parliamo di un luogo – vista la conformazione “stretta e lunga” dell’Italia – difficilmente raggiungibile da molti in poche ore di viaggio. Questo particolare geografico non ha tuttavia impedito chi, armato delle giuste dosi di entusiasmo e buona volontà, ha voluto comunque essere presente a un appuntamento storico, il Congresso Nazionale del Vespa Club d’Italia nell’anno in cui l’Associazione festeggia 75 anni di vita.


Onore e merito dunque a chi si è sciroppato centinaia se non migliaia di chilometri venendo ripagato da una splendida e troppo poco conosciuta città e da un’accoglienza di altissimo livello. Giusto dunque iniziare da chi, per tre giorni, si è messo anima e corpo a disposizione dei propri ospiti, arrivati dal Piemonte come dalla Sicilia.

 

La squadra del Vespa Club Udine
Là dove con il termine “squadra” si intende un nucleo di persone di ogni genere ed età che marciano assieme con un unico obbiettivo: fare il massimo possibile per vincere la partita che si sta giocando, al contempo onorando lo stemma che si porta sul petto. Non ci sono differenze tra l’uno e l’altro, non c’è uno che conta di più, e chi perde il pallone è comunque sicuro che al suo fianco sta un compagno che correrà per riprenderlo. Non possiamo citare tutti i ragazzi e le ragazze che si sono schierati in campo, ma è sufficiente indicare il nome del loro Presidente Carmelo Chiaramida per esprimere al meglio il concetto di cui sopra. 

Per tutti e tre i giorni di preparazione e svolgimento del Congresso si è visto (talvolta dotato del dono dell’ubiquità) un vero “Presidente operaio”, con le maniche rimboccate e orgoglioso di esserlo, avere sempre nel giro di pochi secondi la risposta a qualsiasi domanda o problema gli si ponesse davanti. Attorno, e non dietro, a lui, una sessantina (!!!) di svegli scudieri, pronti ad agire con la massima fiducia in colui che li stava guidando. Nessuna gelosia, nessuna incomprensione. Citando la Treccani, un “insieme organico destinato a svolgere unitariamente una particolare attività”: ebbene, a Udine ne abbiamo avuta una dimostrazione da prendere ad esempio, soprattutto in riferimento a quel fondamentale “unitariamente“. Bravi, bravissimi, applausi.

 

I lavori del Congresso
Il Destino, al quale non possiamo porre controllo e nemmeno rimedio, ha scelto di sorprendere tutti, nella mattinata di venerdì, con una notizia durissima da digerire. Nella notte precedente era infatti volata via Carmela Traica, 77 anni, la donna che ha condiviso la propria vita con il nostro Presidente Roberto Leardi. Un doloroso schiaffo in faccia a tutti, da chi non aveva avuto modo di conoscerla a chi aveva vissuto con lei e Roberto decine di avventure in Vespa sin dagli anni Sessanta. Lo sgomento che ha mutato in un lampo l’atmosfera di festa in mestizia non poteva tuttavia pregiudicare, per vari motivi, il proseguimento delle operazioni già in corso, che sono continuate pur in un clima diverso da quello immaginabile.


Domenica mattina, ore 9,30, il Vicepresidente Leonardo Pilati ha aperto al Centro Culturale delle Grazie di via Pracchiuso, in pieno centro storico, i lavori del 75° Congresso Nazionale del Vespa Club d’Italia in rappresentanza del Presidente, assente per cause di forza maggiore. La scaletta prevista inizialmente ha visto dunque solamente questa piccola correzione: dopo il tradizionale minuto di raccoglimento in memoria di tutti i Vespisti che ci avevano lasciato negli ultimi dodici mesi, lo speaker ha introdotto i vari ospiti per un saluto, ma solo dopo il momento emozionante del collegamento video con Roma, nel quale il Presidente Leardi ha salutato i convenuti con un augurio di buon lavoro, ricevendo l’affettuoso abbraccio a distanza di tutta la platea.


Sono poi saliti sul palco – dopo il “padrone di casa” Carmelo Chiaramida e l’esecuzione dell’Inno Nazionale da parte di una banda locale – il Vicepresidente del Consiglio Regionale Friuli-Venezia Giulia Stefano Mazzolini, l’assessore allo Sport di Udine Chiara Dazzan, il Consigliere Regionale Markus Maurmair, il Comandante della Polizia locale Eros Del Longo. Conclusa la parte dedicata alle istituzioni locali, spazio ai rappresentanti degli organismi vespistici e motoristici con gli interventi di Marco Manzoli, Segretario Generale del Vespa World Club; Mauro Calestrini, da un mese rieletto Presidente dell’Associazione mondiale del Vespismo; Luigi Frisinghelli, Conservatore del Registro Storico Vespa; Riccardo Zavatti, Consigliere di ASI Automotoclub Storico Italiano.


Terminato il capitolo introduttivo, si è passati ai lavori assembleari veri e propri con la nomina del Presidente del Congresso nella persona di Alessandro Cesare e quindi del Segretario, Alessandro Baldan, entrambi del sodalizio udinese. Il Vicepresidente Pilati ha letto la relazione di missione del Presidente Leardi, quindi in sequenza hanno esposto le proprie relazioni il Segretario Alessia Galiotto (che ha iniziato citando le parole di Manlio Riva – vergate nel 1952 – sul significato vero del Vespismo), il Direttore Turistico Antonino De Pasquale, il Direttore Sportivo Leonardo Pilati, tutte approvate dai Congressisti tramite alzata di mano.


A seguire, il Tesoriere Frederik Rosso ha illustrato nei singoli particolari il Rendiconto consuntivo 2023 e il Rendiconto Preventivo 2024, con Jean Claude Aiazzi che a nome del Collegio dei Revisori dei Conti aveva letto la relazione positiva stilata assieme ai colleghi Vincenzo Emo e Mariano Munafò. Rosso ha con la giusta sensibilità ricordato anche i due Presidenti che hanno guidato il Vespa Club d’Italia prima di Roberto Leardi, in carica dal 1984, ovvero Renato Tassinari e Manlio Riva.


Dopo l’approvazione del bilancio, le quattro comunicazioni dei Consiglieri responsabili di settore: Roberto Donati (Crescita culturale) che ha riproposto all’attenzione dei presenti la petizione “Vespa Patrimonio Culturale Italiano”; Carlo Bozzetti (Sviluppo e Progetti); Vincenzo Vitrioli (Commissioni Regionali e Comunicazione/Promozione), che ha sottolineato il grande lavoro svolto durante l’anno dai componenti dei vari organi territoriali; infine l’eterno e infinito Franco Benignetti, il quale come ogni volta ha riscosso l’ovazione generale che, dietro le quinte, lo ha fatto scoppiare in lacrime.


Due gli interventi da parte dei Presidenti di Club, quelli del VC Bari e del VC Venaria Reale.
L’ultima parte della giornata è stata dedicata alla consegna di riconoscimenti da parte del Vespa Club d’Italia: per primo è salito sul palco Marco Romiti, il collezionista numero uno per quanto riguarda documenti e testimonianze legati alla storia del Vespa Club d’Italia. Dopo un pizzico di rammarico per qualcosa che poteva essere e non è stato, si è passati alla consegna dei crest riservati ai sodalizi che nel 2023 hanno potuto vantare 25, 30, 40 e 50 anni di affiliazione continuata alla nostra Associazione per una chiusura in bellezza di questa domenica in terra friulana.


Ultimo atto, lo scambio di fasce tra i Vespa Club di Udine e di Roma, rappresentato dal Presidente Nunzio Bonanno, per darci l’arrivederci a Roma 2025. Da non dimenticare che è stato a disposizione degli appassionati anche l’annullo postale del francobollo di Poste Italiane dedicato ai 75 anni del Vespa Club d’Italia, emesso lo scorso 20 aprile a Pontedera, oltre alla consegna a tutti i partecipanti della squisita borsa coi gadget, tra cui l’Annuario 2024 del Vespa Club d’Italia, freschissimo di stampa, ideale biglietto da visita di cui far dono da parte dei Vespa Club ad autorità e ospiti di rilievo per far conoscere le nostre attività.


Chiusura come da programma alla Casa della Contadinanza di fianco al Castello di Udine, un luogo capace di regalare gioia agli occhi con la veduta mozzafiato di tutta la città dall’alto ma anche allo stomaco, con un sontuoso buffet di specialità enogastronomiche friulane.


Il Vespa Club d’Italia ringrazia tutti coloro che, con qualsiasi incarico, hanno contribuito per lasciare ai posteri un altro frammento di storia.

 

A seguire l’album fotografico del 75° Congresso – servizio fotografico a cura di Simone Glerean

Prima della partenza del Congresso

I lavori del Congresso

Volti da Congresso

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