I 40 anni del Registro Storico Vespa celebrati a Rovereto dal 17 al 19 giugno 2022

Quarant’anni si compiono solo una volta nella vita, e quando lo si fa bisogna farlo bene. E’ così che Gino Frisinghelli, Conservatore del Registro Storico Vespa, e Leonardo Pilati, Presidente del Vespa Club Rovereto – cui è stata demandata l’organizzazione del “compleanno” – hanno ragionato. Certo, due (o più) teste pensanti non possono ottenere il risultato prefissato con un colpo di bacchetta magica.

 

Alle loro spalle deve, DEVE, esserci uno staff di assoluto livello per quantità e qualità: quelli che montano e smontano, sudano e corrono, gridano e sorridono. Il tutto in silenzio, senza i riflettori che li illuminano. Ancor prima di iniziare a raccontare i tre giorni dell’evento, è a queste ragazze e ragazzi che vogliamo rendere omaggio. Lo facciamo semplicemente, forse banalmente, con questa foto in cui ci salutano da sotto la “Campana della Pace” e un gigantesco GRAZIE, per aver aiutato ancora una volta a dimostrare che il mondo vespistico è tanta roba, e soprattutto roba seria.

Ok, adesso si può partire con il racconto degli intensissimi tre giorni di Rovereto. Il programma prevedeva una nutrita serie di tour su e giù per le montagne della Vallagarina e delle zone circostanti sino al Lago di Garda al fine di assicurare il giusto spessore turistico alla manifestazione. Tra un tornante e l’altro, programmati il venerdì e il sabato mattina, gli intermezzi con la pausa alla Distilleria Marzadro e la divertente asta di memorabilia che ha raccolto un grande successo accompagnata da tramezzini, prosecco e birra come se piovesse. Il tutto con la storica ex Manifattura Tabacchi come epicentro delle operazioni.

Il clou, tuttavia, era fissato per il sabato pomeriggio alla Sala Piave di Trentino Sviluppo: dopo l’aperitivo alla Cantina d’Isera e la pausa pranzo al Green River, tutti a sedere nella freschissima sala (fuori, tanto per la cronaca, la gradazione era vicina a quella del Sahara) dove era in programma il convegno “In Vespa, dalla 98 al 2000”. Un titolo che, a sua volta, era reso tangibile dalla presenza, ai piedi del palco, della 98 amaranto protagonista della fiction Rai “Enrico Piaggio, una storia italiana” e una fiammante Vespa elettrica messa a disposizione dal concessionario Piaggio di Trento, Bruno Sighel & figlio.

I relatori del convegno hanno rappresentato il massimo che si potesse mettere insieme in un’occasione del genere: assieme a Luigi Frisinghelli, Conservatore del Registro Storico Vespa, e a Leonardo Pilati, Presidente del Vespa Club Rovereto, sono intervenuti nell’ordine – con la graditissima presenza del dottor Francesco Valduga, Sindaco della città – Roberto Leardi (Presidente del Vespa Club d’Italia), la sig.ra Christa Solbach (ex Presidente F.I.V.), Mauro Calestrini (Presidente del Vespa World Club), Bart Bergans (Presidente del Vespa Club Europa), Rafael Čuljak (Presidente del Vespa Club Croazia e membro del Board dei due organismi vespistici internazionali), Roberto Donati (Responsabile Culturale del Vespa Club d’Italia), Marco Romiti (collezionista e titolare del Museo “Vite da Vespa” di Pollenza) e Mirko Zambaldo (magnificamente autodefinitosi “fruitore di Vespa d’epoca”).

In platea, nominati in ordine sparso, Marco Caloi, Carlo Ruggero, Silvano Bellelli, Roberto Cicognani, Ferdinando Chianese, Gaetano Dell’Isola e Luigi Bertaso (membri del Registro Storico Vespa), Frederik Rosso, Alessia Galiotto, Carlo Bozzetti, Franco Benignetti e Jean Claude Aiazzi del Vespa Club d’Italia, quindi Mauro Pascoli e Loretta Fuzzi, Paolo Zanon, Fabio Cofferati, alcuni Presidenti di sodalizi vespistici nazionali e molti appassionati di Vespa d’epoca.

Tra i numerosissimi stranieri, ricordiamo solamente i nomi del festeggiatissimo Robin Davy, storico e collezionista tedesco, e poi quelli di Didier Bailly (Belgio), Joseph Ciccarelli (Svizzera), Vladan Kostantinović (Serbia), Sabine Perego (Germania, unica donna ad aggiudicarsi il titolo italiano nella Regolarità), In totale, erano presenti rappresentanti di Italia, Austria, Croazia, Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Svezia, Serbia, Lussemburgo e Stati Uniti d’America. 

Gli interventi hanno spaziato tra argomenti i più vari, con la ciliegina sulla torta incarnata dalla signora Christa Solbach, la cui forza trascinatrice ha costretto chi smistava il traffico a concederle il bis, conclusosi con una standing ovation, interminabile, e le inevitabili lacrime di commozione della “Signora della Vespa”.

Domenica mattina – dopo l’immancabile sfilata all’interno di Rovereto, chiusura in grande stile davanti alla “Campana della Pace”, che ha suonato i suoi cento rintocchi di mezzogiorno avendo ai propri piedi un esemplare di Vespa 98, prescelto da una improvvisata giuria a portare il saluto dei Vespisti di tutto il mondo tra lo sventolare delle bandiere.

Ultimo particolare da ricordare: nell’occasione è stato consegnato agli iscritti il libro “40 anni del Registro Storico Vespa”, di Roberto Leardi e Luigi Frisinghelli, che racchiude in 160 pagine la storia dell’ente e numerosi dati tecnici sulle Vespa d’epoca.

Il Raduno Internazionale si è svolto sotto l’egida di Vespa World Club (era presente anche il Segretario Generale Marco Manzoli), Vespa Club Europa e Vespa Club d’Italia.

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