Diluvio è la parola giusta per descrivere il tempo che ha accolto la cinquantina di partecipanti alla manifestazione di Regolarità organizzata dal Vespa Club Roma domenica 12 maggio. Valevole come quinta prova del Campionato Rievocazioni Storiche, la manifestazione ha avuto la logistica sulla via Ardeatina al n 933 dove è ubicato un piazzale privato attrezzato per manifestazioni che fa decisamente al caso degli organizzatori vespisti, sia per le attrezzature presenti sia per la vicinanza dall’uscita del raccordo anulare.
Certo che alle 8 del mattino anche le attrezzature presenti a causa di un temporale con pioggia battente e vento forte non riuscivano a proteggere adeguatamente i partecipanti rifugiati in massa nel bar ad attendere le decisioni degli organizzatori. Si è subito deciso di non effettuare il percorso di trasferimento che prevedeva il passaggio dal Santuario del Divino Amore molto caro ai romani e si spingeva poi fino al Colosseo quadrato del quartiere Eur per tornare quindi sulla via Ardeatina.
A mano a mano che il temporale passava venivano prese le decisioni: ritardata la partenza di un’ora e ridimensionato anche il percorso delle prove cronometrate, troppo bagnato e scivoloso il cerchio predisposto. Alla fine vengono predisposti tre controlli orari in fila che con il nuovo regolamento 2019 del Campionato Rievocazioni Storiche sembrano diventare la formula maggiormente usata da quegli organizzatori che per loro esigenze effettuano un solo giro di trasferimento e quindi transitano dai controlli solo all’inizio ed alla fine. Decisamente questa formula è molto più impegnativa dei tre controlli tradizionali, ma ormai è anche vero che tutto l’ambiente è cresciuto ed è giusto che le discriminanti si alzino di livello e diano meno adito a risultati raggiunti con una elevata componente di fortuna.
Per gli specialisti del cronometro, più è grande la discriminante e più traspaiono le loro capacità che emergono con i maggiori distacchi inflitti agli avversari. In questo caso, il valore lo ha fatto vedere Matteo Pilati del Vespa Club Rovereto che si è aggiudicato la classifica Assoluta e la Expert doppiando il secondo classificato, il pur bravo ma non allenato Federico Ulisse del Viterbo, terzo è Alessandro Bisti del Vespa Club organizzatore.
Doppietta nei due giorni per Martin Schifferegger che vince anche a Roma la Vintage mettendo una importante ipoteca sul Campionato, secondo posto per un ottimo Francesco Muroni del Vespa Club Roma e terzo per Giovanni Tocca del Vespa Club Ariccia.
Buona vittoria in previsione Campionato nella Storico per Roberto Scatola del Montecchio Emilia che regola Franco Carboni del Roma e Leonardo Ialongo del Viterbo.
Il maceraterse Quirino Inverni vince la Faro Basso con un punteggio da terzo assoluto scambiandosi con il vincitore precedente Vincenzo Vitrioli del Reggio Calabria, terzo è Gianluca Marinellli del Canale Monterano.
A Matteo Pilati in quanto vincitore Assoluto è andato anche il Trofeo Giancarlo Traica, l’amico vespista recentemente scomparso al quale è stata intitolata la manifestazione. Un velo di giusta commozione è comparso alla consegna del trofeo, a ricordo di un amico, vespista, regolarista e grande appassionato, sempre allegro e disponibile come solo i migliori sanno essere.
Roma vince la squadre davanti a Reggio Calabria e Viterbo.
2019-05-12