La storia della Mille Chilometri vespistica è lunga e affascinante come del resto la storia della Vespa stessa. Grazie al Vespa Club d’Italia, sponsorizzata alla grande dalla Piaggio, nasce nel 1951 la Mille chilometri, la manifestazione vespistica sportiva per eccellenza, quella che ha fatto sognare orde di piloti, sia per ambizioni di classifica sia per la sola partecipazione. Se ne svolgono quattro mitiche edizioni tra il 1951 ed il 1954 con partenza da Brescia, la partecipazione media è di oltre 300 piloti, la prima edizione è una vera e propria gara di velocità portata a termine dal vincitore in 15 ore 11 minuti e dodici secondi alla media di oltre 65 km orari. Nelle successive tre edizioni vengono introdotti i controlli orari ogni 200 km ma quello che fa sensazione è il montepremi di un milione per il vincitore ed a scalare per i piazzati, cifre che si possono paragonare ad oltre 30 mila euro attuali per il solo vincitore.
Passano undici anni per la successiva edizione che vede alla partenza di Bologna 79 concorrenti che termineranno all’autodromo di Imola, l’edizione dell’anno dopo parte da Urbino con un percorso nel centro Italia per i 75 piloti al via. L’anno successivo non si effettua, sembra, a causa dell’alluvione dell’Arno che nell’autunno del 1966 coinvolge anche la Piaggio. Di seguito due edizioni con partenza a Vicenza nel 1968 ed a Reggio Calabria nel 1969, prima volta al sud Italia, rievocata quest’anno dopo cinquanta anni. L’anno dopo a Catanzaro i soli 41 partenti decretano la fine parziale dell’avventura alla quale seguirà la crisi del Vespa Club d’Italia ed il successivo scioglimento dell’Associazione.
Nel 2011, grazie alla volontà del Vespa Club Mantova di far rivivere le emozioni di un grande Audax, riparte l’avventura con regolamenti e strumenti attuali e con Vespa storiche e moderne. Cinque edizioni in otto anni hanno portato gli oltre trecento piloti di media, da Mantova, a percorrere molte strade della Lombardia e Piemonte, sui passi alpini, a raggiungere Trieste, poi la Capitale Roma, toccare i mari Adriatico e Tirreno, e passare da una ventina di laghi nell’edizione 2019 appena conclusa.
La Vespa, ormai diventata non più mezzo di necessità ma di divertimento è la protagonista di questa storia, come lo sono tutti i partecipanti, già difficile arrivare alla partenza, impegnativo arrivare nei tempi imposti, difficilissimo arrivare sul podio finale come fosse una olimpiade, bisogna avere esperienza, essere in forma perfetta in quei due giorni, non avere nessun problema nei Mille chilometri e poi avere quel pizzico di fortuna che non guasta mai oppure essere un predestinato.
Ed il predestinato di questa occasione è stato Leonardo Pilati, esperienza infinita, forma perfetta in questo periodo dopo la vittoria ad Assisi ed il quarto posto a Reggio Calabria, nessun problema nei Mille chilometri percorsi tra i laghi ed il pizzico di fortuna al momento giusto. Leonardo Pilati, dopo la vittoria nell’edizione del 2015 risulta essere l’unico pilota della storia che ha vinto per due volte la prestigiosa manifestazione, coronamento di una carriera sportiva che dura ormai ininterrottamente da oltre quarant’anni in tutte le specialità sportive praticate con la Vespa.
Il prestigio gli viene dato anche dal nutrito, agguerrito e giovane lotto dei partenti, al secondo posto, per soli sette centesimi di secondo si classifica infatti Flavio Scatola, classe 1994, come anche il terzo classificato Matteo Pilati a distanza di altri 5 centesimi. I due giovani che sono tra i migliori piloti emergenti del momento si sono benissimo comportati ed ambedue avrebbero decisamente vinto alla grande, con i punteggi ottenuti, le scorse edizioni della manifestazione. Per loro, che hanno davanti molti anni di partecipazioni, ci saranno decisamente altre occasioni per provare la gioia della vittoria in una Mille chilometri, devono però crederci, non desistere e mantenersi in perfetta forma. Al quarto posto il Campione Italiano della specialità in carica Cristian Meneghelli con una decina di penalità in più ma dalla sua parte la poca partecipazione quest’anno alle manifestazioni e si sa che con la concorrenza attuale anche questo conta. Al quinto posto un altro giovane emergente spesso sul podio della specialità, Nicola Giacomini che si consola con il primo posto nei Fari Bassi. Dietro di lui tre piloti divisi da un solo punto, Gabriele Mafezzoni, in testa fino agli ultimi passaggi, Davide Ciconte vincitore della scorsa edizione e Mirko Zambaldo suo miglior risultato dopo il podio nel 2015.
Termina così questa edizione della Mille chilometri che ha decisamente accontentato tutti, vincitori e vinti per i paesaggi indimenticabili, dalla valle del Piave a quella dell’Adige, le valli del Trentino e quelle della Lombardia, e poi i lungo lago percorsi, e gli scorci come la vista di Monte Isola, il castello nel lago di Toblino, la incredibile strada del Menador, il monumento sul Passo del Tonale, o il Tempio Canoviano di Possagno.
Attendiamo quindi la prossima edizione, per rivivere ancora una volta la tensione, le emozioni ed il mito della Mille chilometri.
2019-06-07