Matteo Pilati racconta la sua prima esperienza con la Vespa elettrica

Matteo Pilati, figlio d’arte, è uno dei piloti delle ultime generazioni che più ha saputo distinguersi in quanto a risultati nel mondo sportivo in Vespa. Sabato scorso 6 novembre, a Montegrotto Terme, Matteo ha preso parte al secondo Campionato Italiano per Automatiche con una Vespa elettrica di cilindrata 50cc: un’esperienza del tutto nuova anche per uno ormai navigato come lui, nonostante l’età ancor giovane.

Lo abbiamo sentito per raccogliere a ruota libera alcune sue impressioni su questo veicolo. “Parlando sul piano prettamente sportivo, per il mio stile di guida mi sono un po’ annoiato, devo essere sincero, ma ciò non significa che non mi sia divertito a provare questa nuova Vespa. La cilindrata di 50cc la limita ovviamente a una velocità massima di 45 kmh, che per un uso cittadino è più che sufficiente, ma esiste anche la 125, che fa i 70 all’ora. Il veicolo è davvero comodo, confortevole nella seduta, maneggevole. Si ricarica a una qualsiasi presa di corrente e ha un’autonomia di 70 chilometri, che per una giornata in giro per una città possono bastare. Rispetto a una normale 50 l’ho trovata con maggiore sprint, e voglio sottolineare un altro aspetto che mi ha particolarmente colpito: viaggiando assieme a Tomas Calzà (che utilizzava un’altra Vespa elettrica, mezzi che sono stati messi a disposizione dai concessionari Piaggio Sighel di Trento e il Piaggio Center Bolzano di Loris Polato) grazie alla totale assenza di rumore abbiamo potuto tranquillamente scambiarci le impressioni di guida durante la marcia. Nel complesso ne ho tratto un’impressione ampiamente positiva: è abbastanza diversa, naturalmente, rispetto a una Vespa tradizionale, ma penso che per le giovani generazioni possa diventare un mezzo perfetto per gli spostamenti a corto raggio”.

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