L’eredità di Ilo Lorenzetti al mondo degli appassionati alla storia Piaggio

Ci ha lasciati il 29 settembre scorso, ma Ilo Lorenzetti è ancora presente tra noi. Si trova nei ricordi di chi lo ha conosciuto e apprezzato come persona e come professionista, è vivo nella memoria collettiva dei vespisti – anche coloro che non lo.hanno mai incrociato nel corso dei suoi sessant’anni di permanenza nell’ambiente – per quanto ha voluto e saputo dare alla cultura che gira attorno a Vespa.

Dopo un’esperienza nei primi anni Sessanta nel Vespa Club Pisa, Ilo era tornato con energia nel mondo vespistico alcuni anni fa quale attivissimo consigliere del Vespa Club Pontedera, di cui è stato anima assieme a Beppe Stefanelli, scomparso nel 2018. La sua carriera professionale in Piaggio, iniziata nel 1961, si è dipanata attraverso la presenza nel mitico S.T.E.P. (il Servizio Tecnico Esperienze e Prove) guidato dall’ing. Vittorio Casini sino all’inizio degli anni Settanta. Quale componente dello S.T.E.P. ha fatto parte della seconda versione della Squadra Acrobatica Piaggio, quel manipolo di arditi capaci di grandi e spettacolari esibizioni in sella a una o più Vespa.

Collaudatore di numerosi prototipi di veicoli (non solo Vespa) usciti dallo stabilimento di viale Rinaldo Piaggio, è poi stato in seguito leader della staffetta Piaggio al Giro ciclistico d’Italia, istruttore capo della scuola per meccanici, membro dell’assistenza tecnica e quindi elemento fondamentale per la diffusione di Vespa in alcuni Paesi stranieri, come Grecia e Stati Uniti. Negli ultimi due anni Ilo, quasi alla soglia degli ottant’anni di età, aveva deciso di lasciare un’eredità ben precisa a tutti gli appassionati della storia Vespa e Piaggio con la pubblicazione di due volumi: nel 2019 “La Squadra Acrobatica Piaggio”, realizzato a quattro mani con un’altra icona dell’universo vespistico come Giuseppe Cau, e quindi “Uno. Nessuno. Dodicimila”, una raccolta di storie raccontate da oscuri e sconosciuti impiegati e operai della Piaggio: quelle donne e quegli uomini che presi singolarmente contano uno, divenendo nessuno all’interno del grande meccanismo produttivo ma trasformandosi collettivamente in dodicimila (il numero simbolo della forza lavoro aziendale negli anni Ottanta) dando vita al mosaico complessivo.

Il libro, uscito postumo, è stato presentato all’Auditorium del Museo Piaggio lo scorso 16 ottobre con la presenza, tra gli altri, del consigliere del Vespa Club d’Italia Stefano Crociani e del Conservatore del Registro Storico Vespa Luigi Frisinghelli, che con Ilo Lorenzetti poteva vantare una conoscenza profonda. Una serata intrisa di commozione che Ilo meritava ampiamente, vissuta come una celebrazione ma soprattutto come una vera e propria festa in suo onore, anche grazie alla partecipazione della famiglia con la moglie Daniela e i figli Fabiano e Gabriele.

Ilo con la sua fidata 125 del 1949 in occasione della visita alla tomba di Enrico Piaggio nel giugno 2019
La copertina di “Uno. Nessuno. Dodicimila”
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