In un Trentino che vuole essere ed è all’avanguardia per l’ecologia, da ormai oltre 30 anni non si circola più con mezzi a motore in qualsiasi sterrato, bosco o sentiero che sia, e adesso, sia con una Vespa o con altro tipo di motocicletta, in molte città della provincia non sono gradite nemmeno le manifestazioni motoristiche nei centri: ricordiamo infatti che il capoluogo Trento è per il terzo anno consecutivo la città più “green” d’Italia.
Forse quella di vietare le manifestazioni nei centri è una scelta che a noi pare troppo punitiva, ma se la vediamo dal lato del normale cittadino potrebbe anche essere legittima. Crediamo però che in questa scelta ci siano in gioco anche qualche motociclista indisciplinato, alle volte il troppo fumo dagli scarichi, le marmitte modificate, i “botti“ con qualche tipo di motocicletta, fatti che hanno creato molti danni nell’opinione pubblica. Cercare quindi di essere motociclisti o vespisti disciplinati e rispettosi non fa mai male perché poi nelle restrizioni ci cadono anche la Vespa e le nostre manifestazioni, che ovviamente non sono vietate dappertutto ma solo nei centri città. Ed infatti anche la rievocazione della mitica Trento – Bondone, storica gara in salita che era la più bella del circuito europeo e della quale per dieci anni ha avuto il record un certo Giacomo Agostini, già da anni non parte più da piazza Dante, da dove iniziò la Trento – Trieste vespistica del 1958, ma dall’aeroporto, zona periferica a sud della città tridentina.
Il luogo logisticamente si presta comunque bene ed è anche interessante, in quanto è presente un museo di aerei e motociclette che erano costruiti in zona dalla ditta Caproni, un’industria più piccola della Piaggio e chiusa ormai da molti anni, ma che in verità ha molte similitudini con la ditta madre della Vespa. Entrambe, fra le altre cose, costruivano aerei e nel dopoguerra sono passate alle motociclette; altra curiosità è che uno dei figli del fondatore, che ne portava lo stesso nome, Giovanni Caproni, è stato dal 1959 al 1965 Presidente del Vespa Club Milano e grande Campione di Regolarità in Vespa: lo ricordiamo vincitore di squadra al Giro dei Tre Mari del 1955 con Spadoni e Violati quando militava nel Vespa Club Roma, città nella quale risiedeva in quel periodo.
Insomma, luogo interessante è l’aeroporto di Trento, dove per l’occasione si sono svolte le ultime due gare del Campionato Invernale area Nord. La prima ad opera del Vespa Club Trento e la seconda, effettuata solo per recuperare la prima prova, organizzata dal Vespa Club Rovereto. Praticamente quasi tutto uguale, luogo, percorso, tempi, partecipanti, poche le differenze ma non i vincitori e nemmeno i podi e nemmeno le penalità, calate molto nella gara del pomeriggio come se i piloti si fossero abituati al percorso che comunque si percorreva in senso inverso.
Nella gara del mattino Salvatore Lazzara del Vespa Club Rovereto, Vice Campione Italiano della Promo, sorprende tutti e si aggiudica la manifestazione con sole 38 penalità totali negli otto controlli orari. Secondo posto per il vincitore delle due prove precedenti Matteo Pilati con sei penalità in più. Gradino più basso del podio per Emanuela Selva, che fa segnare in totale un ottimo 47, si proietta in alto nella classifica provvisoria del Campionato e si mette in gara, davanti a due grandi nomi, Deris Franzini con 63 penalità e Tomas Calzà con 76.
A questo punto Matteo Pilati ha già vinto matematicamente il Campionato Invernale ma i posti d’onore sono ancora in bilico anche perché Meneghelli, secondo in classifica provvisoria, non è presente alle due prove.
Dopo pranzo parte la seconda gara della giornata, inverso il senso di marcia e tutto il resto uguale, alla fine vince Matteo Pilati con 26 penalità, poco più di tre centesimi di errore a passaggio, un po’ peggio fa Glisente Moscardi del Pisogne con sette penalità in più che conquista un prestigioso secondo posto davanti a nomi molto più gettonati. Terzo posto per Deris Franzini che si piazza sul podio eguagliando il suo miglior risultato in questo Campionato Invernale ed acquisendo i punti necessari per il secondo posto in Classifica generale, quarto posto per Nicola Giacomini alle prime partecipazioni con l’utilizzo della app dopo aver usato per anni uno strumento analogico e quinto posto per Tomas Calzà, ormai abbonato alle posizioni di alta classifica.
Si conclude così anche questo Invernale Nord così come sono terminati nello stesso fine settimana anche tutti gli altri: Campione decretato è Matteo Pilati, secondo Deris Franzini, terzo Lazzara Salvatore mentre quarto e quinto sono rispettivamente Cristian Meneghelli e Tomas Calzà.
Sabato 2 aprile inizia a Rho la stagione estiva con la prima prova del Campionato Rievocazioni Sstoriche (per la prima volta al centesimo di secondo), e la prima delle cinque tappe del Campionato Lombardo.
2022-03-29