L’attività del settore turistico è ripresa anche in Lombardia con una delle manifestazioni di maggior tradizione: la “Primavera Vespistica Lombarda” organizzata come sempre dal Vespa Club Milano e dedicata a raccogliere la partecipazione dei sodalizi della regione.
Nutritissima la partecipazione di rappresentanti di numerosi club lombardi, ai quali è stato fatto dono di un trofeo a ricordo della giornata realizzato sulla base di quello degli anni Cinquanta, e inoltre di una placca, anch’essa riproduzione di quella originale dell’epoca.
La “Primavera Vespistica Lombarda” vide la sua prima edizione nel 1956, e fu una sorta di prologo della “Giornata della Vespa” che si sarebbe tenuta di lì a poco. Il Presidente del Vespa Club d’Italia, Renato Tassinari, non fece mancare la propria presenza all’evento, che riscosse grande successo nonostante le pessime condizioni climatiche: il Vespa Club Milano, guidato dal neo-eletto Presidente Piero Ferrazzi con il vice Felice Locatelli e la collaborazione di nomi prestigiosi come quelli di Arduino Sturaro, Franco Opessi, Ugo Bertoli, accolse i vespisti provenienti da Brescia, Buscate, Chiari, Cremona, Desio, Gallarate, Lecco, Mantova, Pavia, Sondrio, Turbigo, Varese, Vigevano oltre che da Piacenza e Novara. Ad essi si aggiunse il milanese, romano d’adozione, Ermanno Spadoni, una delle figure più importanti nella storia del vespismo nazionale. La sfilata per le vie della città si concluse in corso Sempione, al piazzale della Chiesa di San Eustorgio, dove don Spreafico, detto “il parroco motociclista” per la sua grande passione per le due ruote, impartì la benedizione alle Vespa e ai loro possessori.
Negli anni la “Primavera Vespistica” è continuata pure nei periodi più difficili per il movimento, comprendendo anche una prova di Regolarità valida per il Campionato Italiano.
Con la ripresa dell’attività, fondamentale il ritorno di questa manifestazione che dà lustro alla tradizione vespistica lombarda e nazionale.
