L’Audax “Terme di Boario” – V.C. Pisogne – 10-11 giugno 2022

Un sogno durato due anni, che improvvisamente sì e trasformato in realtà. Non una semplice rievocazione, ma una bellissima esperienza quella che i partecipanti hanno potuto assaporare all’Audax Terme di Boario. Le aspettative non sono state disattese: che ci si imbattesse in un weekend  di emozioni lo si era già capito alla punzonatura, dove tutto era in coordinato e sembrava di immergersi nella storia della manifestazione. Il briefing, accompagnato dalla presenza della presidente dell’organizzazione dell’Audax nel 1960 e di un partecipante dell’epoca, ha fatto venire la pelle d’oca a tutti i presenti nel vedere il video realizzato. Pronti, partenza, via: al mattino parte l’atteso Audax, tutti attorniati da staff in tenuta dell’epoca, per un percorso che alternava alture alle stradine pedonali dei centri storici riservati per i vespisti. 

Prove cronometrate in alcuni dei più bei borghi della zona hanno costretto diversi piloti a concentrarsi più sulla bellezza del paesaggio che sul cronometro, Controlli timbro in cui sembrava di ritornare a sessant’anni fa, a partire dalle capigliature delle donne, ai vestiti e ai mezzi d’epoca che gli uomini esibivano fieri dello splendore dell’atmosfera che si era creata. 

Il finale, la più bella ciliegina sulla torta: una prova cronometrata su un ponte romano a Montecchio lungo 24 metri a campata unica, costruito in blocchi di granito e pietra risalente al 1686, riconosciuto monumento nazionale, chiuso al traffico pedonale solo per noi, con annesso fotografo per immortalare uno dei passaggi c.o. più belli mai fatti da molti dei partecipanti. La standing ovation e i complimenti arrivati da tutti, a partire da Bart Bergans, Presidente del Vespa Club Europa e consigliere del Vespa World Club, sono stati spontanei e all’unanimità, e i presenti non hanno potuto che ringraziare l’impeccabile organizzazione. 

Il Vespa Club Pisogne, guidato dall’ex presidente Ruggiero Porcella e dall’attuale Nicola Giacomini, non ha organizzato semplicemente una manifestazione, ma hanno trasportato tutti i partecipanti in un’altra dimensione atta a fare vivere una delle più belle esperienze nel campo vespistico. 

130 sono stati i vespisti provenienti da sei Paesi – Italia, Germania, Svezia, Austria, Svizzera e Belgio – che hanno gareggiato in un Audax di quasi 250 km con Vespa fino al 1960. Dopo 7 controlli orario rigorosamente con cronometri meccanici, il migliore è stato Riccardo Lombardelli, seguito da Marco Caiazzo al 2° posto e Maurizio Norbis al 3° posto a cui sono stati consegnati dei premi in pezzi unici scolpiti nel legno, realizzati dalla scuola di scultura artista del legno di Pisogne. Chapeau, dicono i francesi. 

Frederik Rosso

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