“Naturalmente”.
A cercare sul dizionario il termine significa “ovviamente”, per lo più come intercalare asseverativo ma nell’intenzione a questo significato va affiancato quello di qualcosa che è avvenuto immerso nella natura, quella rigogliosa dei monti del Partenio.
Già dal mattino di sabato 26 agosto le strade sono state invase dai primi partecipanti giunti da ogni dove e da noi iscritti al Vespa Club Leoni Rossi impegnati a mettere a punto gli ultimi dettagli per accogliere al meglio chi ci ha degnato della propria presenza. Il primo appuntamento è stato al Parco Avventura “Montevergine” ad Ospedaletto d’Alpinolo, una struttura immersa nei faggi che fanno da supporto alle strutture delle Zip Line, percorsi di varia difficoltà su cui cimentarsi con le proprie abilità acrobatiche. Mentre gli ospiti si divertivano è stato allestito un veloce barbecue che ci ha permesso di pranzare tutti insieme offrendo uno squisito panino con salsiccia alla brace accompagnato dall’immancabile caciocavallo che però non siamo riusciti ad “impiccare” causa fame vorace che ha impedito di attendere l’esecuzione. Ottimo vino paesano e fresche birre ad accompagnarci fino all’orario in cui il folto gruppo si è mosso per raggiungere il Santuario di Montevergine e rendere il giusto omaggio a Mamma Schiavona. Omaggio ricambiato da Sua Eccellenza l’Abate Guariglia, massima autorità ecclesiale del Santuario anche lui appassionato vespista che ha benedetto noi e i nostri veicoli trattenendosi poi scherzosamente tra foto e commenti. Lasciare il fresco della montagna è stato problematico ma il pensiero di ritrovarsi poco dopo attavolati presso il ristorante “Il Trifolaio” di Summonte era il solo motivo che poteva schiodarci da lassù.
Piatti squisiti della tradizione irpina a base di porcini e tartufi con l’aglianico padrone incontrastato dei calici sempre pronti a tintinnare. Tra un brindisi e l’altro il Presidente Enrico La Manna ha presentato il Vespa Trophy 2023 conquistato ad Interlaken in Svizzera all’ultima edizione del Vespa World Days. Intanto in piazza un bel trio musicale accompagnava con classici rock e blues la cena e alla fine anche per loro un brindisi a base di prosecco per ringraziarli.
Domenica mattina ritrovo sotto il tiglio secolare di Summonte, albero inserito nell’elenco delle piante monumentali italiane, per consegnare al Sindaco della cittadina un omaggio a ricordo della manifestazione nell’attesa che il “concentramento” e l’iscrizione al raduno si completassero da parte di tutti. Giro turistico a piedi per le viuzze del centro storico di Summonte con visita alla torre angioina prima di salire in sella alla volta di Ospedaletto d’Alpinolo letteralmente invasa da circa 300 equipaggi giunti da ogni dove, estero incluso. Anche qui visita al centro storico e poi tutti in direzione del torronificio “Le Tre A” per una dolce degustazione che ha fatto da preludio al giro in Vespa che ci ha condotto lungo i tornanti del monte Partenio transitando di nuovo davanti al Santuario per raggiungere il rifugio “Forcetelle” dove era allestito il campo per il pranzo organizzato in collaborazione con “L’Irpino Vagabondo” dello chef Vittorio Belmonte che ha sfamato la truppa con le sue specialità di street food mandando tutti sazi all’appuntamento con l’enorme torta preparata dal panificio Savelli di Avellino che ha accompagnato premiazioni e saluti finali. Da qui, tutto in discesa per arrivare ai piedi del monte Partenio affrontando gli ultimi tornanti immersi nei boschi prima di giungere sulla SS374 dove gli amici del Vespa Club Foggia e quelli di Alvignano hanno proseguito in direzione della Valle caudina per tornare a casa. Alla fine il trofeo del raduno è andato al Vespa Club Airola che bissa il successo dello scorso anno. La manifestazione ha visto la partecipazione di 25 club tra cui i più numerosi sono stati Foggia, Corato, Canosa, Melfi, Alvignano. Sicuramente ci saranno stati dei disservizi ma non ce ne vogliate, ogni anno si lavora per migliorare e il prossimo anno vi aspettiamo ancora più numerosi sulle strade d’Irpinia.
