Commentare una manifestazione nella quale si è manifestato prepotentemente un problema è difficile soprattutto se il commento viene proprio dall’organizzatore che si sente assolutamente responsabile del problema successo. Stiamo parlando della manifestazione svoltasi a Rovereto sabato 26 giugno, recupero dell’ultima prova del Campionato Invernale 2019/2020, svoltasi in un clima assolato che non faceva certamente ricordare l’inverno.
Ebbene, dopo l’ottimo risultato di rilevamento tempi e di stesure delle classifiche nella prova precedente dello stesso Campionato che si era svolta a Verona da parte di Lukas Doecker, il Vespa Club Rovereto si era rivolto proprio a lui per questa prova finale. Ben inteso, l’appassionato altoatesino mette a disposizione la sua attrezzatura e le sue competenze a titolo completamente gratuito. Cosa è successo quindi: il nuovo display a controllo satellitare messo a disposizione per la registrazione degli strumenti da parte dei concorrenti per motivi sconosciuti, non ancora chiariti, a fine gara risultava essere discordante con il cronometro collegato alla stampante e quindi i tempi dei concorrenti sono risultati notevolmente diversi rispetto ai loro tempi teorici di passaggio.
Un sospetto era venuto a Pilati dopo la metà della prima manche ma non volendo neanche vedere i tempi di nessuno, visto che in gara c’era il figlio ed altri piloti del Club roveretano il sospetto è rimasto dubbio. Nella seconda manche registrato nuovamente il display tutto sembrava a posto, ma invece così non è stato e quindi alla fine la classifica ha visto davanti piloti che normalmente sono un po’ indietro e viceversa, ovvero, lo scarto nella registrazione ha dato alla classifica una connotazione non del tutto veritiera rispetto ai reali valori in campo. Questo fatto si era già verificato in qualche occasione anni fa, quando la Regolarità era tornata in auge, ma poi con le acquisite esperienze di cronometristi, piloti ed organizzatori la cosa è andata scemando mentre questa volta organizzatori e cronometristi sono caduti inconsapevolmente nell’errore.
A questo punto, fatta la classifica sui tempi rilevati dalle fotocellule, il Direttore di Manifestazione l’ha esposta attendendo i canonici 15 minuti come da regolamento per eventuali reclami scritti. Non essendoci stati reclami, ci auspichiamo per la sportività dei vespisti presenti, ma anche per la certezza che il tutto è successo nella perfetta buona fede dalle componenti in gioco, si è quindi proceduto alle premiazioni che hanno concluso sia la manifestazione che il Campionato più lungo di sempre, iniziato nel dicembre 2019 con la manifestazione di Guidizzolo e conclusosi dopo oltre 18 mesi con questa di Rovereto.
La cronaca della manifestazione vede vincitore Tomas Calzà davanti a Federico Marsilli con al terzo posto Salvatore Lazzara, quarto posto per Roberto Cicognani e quinto per Francesco Tubini, decisamente il più giovane e meno esperto dei partecipanti.
Per quel che riguarda la finale del Campionato nulla è cambiato con questa manifestazione per i primi cinque posti, la vittoria è andata a Matteo Pilati, secondo posto per la sorpresa Marco Caiazzo, terzo posto per Deris Franzini, quarto per Cristian Meneghelli e quinto per Manuela Selva che anche questa volta ha fatto vedere il suo valore davanti a molti uomini.
La location all’interno degli stabili dalla Trentino Sviluppo con il polo della Meccatronica di Rovereto è stata adattissima per la manifestazione, con i suoi grandi spazi sia ombreggiati che di parcheggio, anche perché al sabato pomeriggio quasi tutte le attività di studio e produttive del polo sono chiuse.
2021-06-30