I bellissimi resti delle costruzioni romane presenti ancora nei dintorni dell’Aquila testimoniano il dominio di Roma su questi territori già dal terzo secolo avanti Cristo e nonostante i devastanti e numerosi terremoti che nelle varie epoche hanno colpito la zona, molti resti storici sono giunti comunque ai nostri giorni. Del resto le bellezze paesaggistiche ai piedi del Gran Sasso non potevano essere abbandonate e quindi in tutte le epoche sono sempre e comunque state abitate. La città fu fondata nel 1254 dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, fu scelto un sito e vi era in quell’area una chiesa con un monastero, Santa Maria ad Fontes de Acquilis, così chiamato perché era un’area ricca di sorgenti. Fu dunque scelto per la nuova città il nome di “Aquila”, che riprendeva il toponimo già esistente, ma che richiamava anche l’emblema dell’aquila imperiale presente nello stemma della città. Il borgo, dopo l’unità d’Italia assunse la denominazione di “Aquila degli Abruzzi”, ma cambiò nuovamente nome durante il regime fascista, acquisendo quello attuale.
Ed e proprio in questa città che porta ancora i segni dell’ultimo terremoto del 2009 che si e svolta la ottava prova del Campionato Italiano Rievocazioni Storiche 2022, domenica 25 giugno.
Ottima l’organizzazione curata da quel vulcanico di Leonardo Santucci e dai suoi collaboratori che dopo la prova di Campionato Invernale hanno già portato nel capoluogo abruzzese due manifestazioni sportive in questa stagione.
I piloti hanno fatto onore, non in grandissimo numero ma qualificati e provenienti da nord a sud della penisola, basti pensare che i trentini di Rovereto ed i calabresi di Reggio Calabria erano praticamente equidistanti dal luogo della manifestazione.
Affascinante il passaggio nel centro storico della città con tutti i cantieri di ristrutturazione ancora in atto, pregevole il panorama sulla città dal colle di Monteluco alla sommità del quale c’era un timbro di passaggio ma dove erano anche predisposti degli assaggi di arrosticini tipici abruzzesi.
Percorsi successivamente molti quartieri periferici della città alcuni dei quali tristemente noti per il terremoto del 2009 e secondo timbro davanti al suggestivo anfiteatro romano di Amiternum, dichiarato monumento nazionale già dal 1902.
Molto difficile il percorso dei passaggi cronometrati che obbligava ad intraprendere quattro curve a gomito che non permettevano di fare surplace, in tre di queste curve erano inserite le fotocellule del Controllo Orario. Una grande selezione è quindi avvenuta con punteggi finali molto alti nonostante i soli sei controlli orari complessivi.
Alla fine i piloti locali sono stati profeti in patria con Cesare di Virgilio al primo posto assoluto e Leonardo Santucci al terzo mentre al secondo posto si è classificato con la sua Vespa Faro Basso, Glisente Moscardi del Vespa Club Pisogne.
Nella categoria Vintage prima vittoria per il giovane Cristian Marinelli del Canale Monterano che precede Bruno Leonte del Reggio Calabria e Gian Battista Goffi del Coccaglio. La vittoria nella Categoria Storico va a Cesare di Virgilio con al secondo posto Leonardo Santucci ed al terzo Gabriele Mafezzoni del Chiari.
La categoria regina, la Faro Basso, vede al primo posto Glisente Moscardi del Pisogne davanti a Vincenzo Vitrioli del Reggio Calabria e a Gianluca Marinelli del Canale Monterano.
Nella classifica a Squadre prevale il Vespa Club L’Aquila con Di Virgilio, Santucci e Sebastani, secondo posto per il Vespa Club Reggio Calabria con Vitrioli, Leonte e Malavenda, al terzo posto il Vespa Club Canale Monterano con Marinelli, Marinelli e Cavalieri.
Prossimo appuntamento per il Campionato Rievocazioni Storiche con la tappa di Città di Castello (Perugia) il 17 luglio.