Si è tenuto a Marsala (TP) nei giorni 9 e 10 luglio 2022 il Raduno Vespistico nazionale “Senza frecce”, riservato ai modelli di Vespa costruiti tra il 1946 e il 1976. L’evento, inserito a Calendario Storico 2022 del Vespa Club d’Italia, è stato organizzato dal Vespa Club Ruote d’occidente di Marsala, che ha fortemente voluto conferire alla manifestazione un taglio storico–culturale. Il Presidente Domenico Ferrara tiene a precisare che questo particolare raduno è nato, e si è sviluppato, a seguito di una conversazione, in una chat di amici vespisti, i cui componenti hanno ciascuno fornito un supporto e un contributo d’idee, tra questi Marco Caruso, Francesco Badalamenti, Massimiliano Fazio, Giovanni Pavia, Gaspare Palermo, Vincenzo Pisano, Emma Sampino e Mauro Matarazzo.
L’iscrizione rigorosamente a numero chiuso (massimo n. 100 Vespa) ha consentito la selezione naturale dei partecipanti, sia sotto il profilo qualitativo, sia sotto il profilo quantitativo. Hanno aderito ben oltre venti Vespa Club siciliani, con qualche adesione di altri vespisti provenienti da fuori Regione. Gran parte dei partecipanti ha preferito la formula cosiddetta “Full”, che consentiva di fruire dei numerosi servizi culturali e ricreativi messi in campo dal brillante comitato organizzatore. I due giorni sono sembrati volare, tra tour della città, aperitivi e rinfreschi, passeggiate sul lungomare e dintorni, “arancinata”, sosta relax a villa Cavallotti, visita del centro storico e una puntata facoltativa al Museo Archeologico, dove è custodito il relitto dell’unico esemplare di nave punica esistente e la bellissima visita guidata al Santuario Diocesano del Santo Padre delle Perriere, al Museo delle cave di tufo. Un competente team di fotografi ha seguito passo dopo passo, tutte le iniziative in programma, e tramite un drone sono state realizzate alcune bellissime riprese, messe a disposizione di tutti i partecipanti.
Le iniziative, le escursioni e tutto quanto previsto dal programma sono state culturalmente legate e connesse alle tradizioni locali dello splendido territorio marsalese, che fonda le sue radici in una città che vanta una storia antica e un ricco e florido artigianato artistico, divenuto nel tempo testimonianza dell’identità culturale di una comunità profondamente legata alle proprie tradizioni. Marsala, oltre che per lo sbarco di Garibaldi e dei Mille, è universalmente nota per la produzione del vino liquoroso a Denominazione di Origine Controllata, prodotto esclusivamente in questo territorio, da cui trae il nome. Da qui la bella visita all’impresa “Marsal Botti”, che fa capo alla famiglia Li Causi, azienda che produce artigianalmente e con grande maestria sin dai primi dell’800 botti di rovere o castagno, per vini pregiati.
Altrettanto avvincente è stata la visita guidata alle “Cantine Lombardo” Casa Vinicola sin dal 1881 presente da oltre un secolo nel mercato internazionale del Vino Marsala, ove i vespisti, oltre a degustare differenti tipologie di vini pregiati, hanno sostato per un aperitivo rinforzato, che poi, in effetti, si è rivelato ben più di un ottimo pranzo. Il catering e tutti i pasti sono stati curati da Gastronomia Famuzza, Azienda marsalese che prepara con passione piatti tipici, con grande attenzione alla qualità.
Marsala è altresì nota per ospitare nel suo territorio un posto davvero magico, la Riserva Naturale Orientata Isole dello Stagnone. In particolare le Saline sono uno spettacolo per gli occhi; colori che variano in base alla posizione del sole, dune bianche di sale, bellissimi specchi d’acqua e mulini, in sintesi un angolo di paradiso, dove si è tenuto uno dei momenti più attesi del raduno, ovvero la sfilata in Vespa con abbigliamento d’epoca. Ho avuto il privilegio e il piacere di fare da speaker a questa splendida carrellata di Vespa, iniziando ovviamente con le piu antiche, le faro basso degli anni ’50, per poi proseguire con i modelli anni ’60, per concludere con i modelli “classic” degli anni ‘70.
Un commento con informazioni generali sul periodo storico che l’Italia attraversava, qualche informazione tecnica sui diversi modelli Vespa che hanno accompagnato gli italiani nel corso della loro vita, infine un breve cenno anche sul corretto abbinamento tra la Vespa e l’abbigliamento del conducente e del passeggero. Un palpabile entusiasmo ha caratterizzato i momenti clou delle Vespa in passerella, atteso che tutti i partecipanti avevano chi con eleganza, chi con estro e fantasia rispettato il tema dell’abbigliamento d’epoca. Una giuria popolare formata da tutti i partecipanti avrebbe poi durante la serata decretato, con voto segreto, i vincitori nelle rispettive categorie.
A Marsala si narra che lungo la via del sale, si possa vedere uno dei tramonti più belli del mondo, talmente bello da sembrare un dipinto, ed è per questo motivo che il Vespa Club Ruote d’Occidente ha programmato, proprio al tramonto, un bellissimo giro in barca verso l’Isola di San Pantaleo (ai più nota come Mozia) di proprietà della Fondazione Whitaker. La serata è poi proseguita presso Baglio Isola Lunga. Durante la cena, in una bellissima Villa con piscina, sono stati proclamati i vincitori della sfilata. Il premio per il miglior restauro Vespa è stato vinto dalla faro basso del 1953 di Lorena Riggirello, ma sappiamo che il restauro è stato curato da Giuseppe Spadafora, cui il premio è stato devoluto. Il premio per il miglior conservato è stato aggiudicato alla Vespa Utilitaria di Francesco Badalamenti. Sono invece arrivati pari merito Rosanna Lo Monaco e Lorena Riggirello per il miglior abbinamento Vespa-abbigliamento donna, e ancora un pari merito anche tra gli uomini, Nino Putaggio e Giovanni Pavia per il miglior abbinamento Vespa-abbigliamento d’epoca.
Sono stati inoltre premiati il Vespista veterano Vincenzo Imperatore e la Vespa più antica, la faro basso di Danilo Xerra. La serata è quindi proseguita con musica dal vivo e con i tradizionali scambi di fasce tra Club. Una pergamena a ricordo dell’evento è stata attribuita a ogni Vespa Club e numerosi attestati di ringraziamento sono stati conferiti a tutti i collaboratori e ai componenti del Direttivo (Stefano Putaggio, Giampiero Silvia, Daniele Ferrara, Luigi Palmeri, Giuseppe Spadafora e Filippo La Pinta).
Ha concluso il raduno un saluto commosso del Presidente Domenico Ferrara, con l’abbraccio alla moglie che, come da lui stesso confermato, lo ha sopportato e supportato nell’organizzazione del “Senza frecce”.