La battuta spontanea di Sabine Perego, vespista tedesca con sangue italiano (che tra l’altro fu Campionessa Italiana assoluta di Regolarità nel 1991 per i colori del Vespa Club Roma) ha fotografato perfettamente il momento e il clima con i quali si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Vespa Club Rovereto, che dopo tanti anni ha salutato i locali di Piazza Sant’Osvaldo, condivisi con il Registro Storico Vespa.
Domenica mattina 7 aprile, a poche ore dal termine dell’Audax del Garda, i soci del sodalizio trentino si sono ritrovati per il taglio del nastro e il rituale brindisi praticamente tutti i nomi più importanti del movimento vespistico internazionale: con Leonardo Pilati (Presidente del VC Rovereto) a fare gli onori di casa e in rappresentanza del Vespa Club d’Italia e del Presidente Roberto Leardi, si sono riuniti, graditissimi ospiti, Mauro Calestrini – che nel pomeriggio precedente era stato eletto per la seconda volta Presidente del Vespa World Club), Bart Bergans (Presidente del Vespa Club Europa, reduce dall’Audax), Luigi Frisinghelli (Conservatore del Registro Storico Vespa), con la partecipazione delle autorità cittadine a cominciare dalla sindaca reggente Giulia Robol, accompagnata dagli assessori Carlo Plotegher e Mario Bortot.
Un piccolo passo indietro: qual era la battuta di Sabine Perego? “Oggi Rovereto è davvero l’ombelico del mondo vespistico”. Frase indovinata, che per tutti i soci del V.C. Rovereto ha reso il fine settimana ancora più indimenticabile dopo la perfetta riuscita dell’Audax del Garda.
“Per noi si è trattato dell’ultimo atto di un incredibile inizio di stagione, che ha visto i nostri tesserati lavorare per mesi nell’organizzazione dell’Audax e di alcune altre manifestazioni a livello locale”, afferma Leonardo Pilati. “Sono stati davvero giorni impegnativi ma credo che siamo riusciti a ottenere i risultati che ci eravamo prefissi sotto tutti i punti di vista”.
Erano presenti all’inaugurazione anche il Vespa Club Ala e il Vespa Club Trento, che hanno collaborato con Rovereto all’Audax del Garda.
