Giuseppe Cau, 1928-2024

Dal profilo Facebook di Giuseppe Cau

 

Ho avuto la fortuna di vivere una vita meravigliosa assieme alla Vespa, vederla correre bambina per le strade di Roma nelle sue prime avventure, e poi poter crescere con lei come uomo e come professionista a Pontedera. 

Siamo stati uniti per un’infinità di anni, sino all’ultimo momento, come un’anima sola, io e quella semplice lastra di lamiera. Con lei ho percorso migliaia di chilometri da solo e al fianco di tanti amici e colleghi, piloti e collaudatori, a cominciare dai miei compagni della “Sei Giorni” del 1951.

Pian piano loro se ne erano già andati, uno dopo l’altro: mancavo solamente io e oggi li ho raggiunti, lassù, dove mi stavano attendendo a motore acceso già pronti a partire, con il dottor Piaggio a guardarci, soddisfatto e orgoglioso come quella domenica, in cui gli regalammo la più grande gioia sportiva. 

Siamo di nuovo una squadra forte, compatta, imbattibile: e questa volta non staremo insieme solo per sei giorni. 

Un’ultima cosa vi chiedo: ovunque voi siate, qualsiasi cosa stiate facendo, interrompetevi un attimo solo e mandateci un sorriso fin quassù, poi se potete prendete la vostra Vespa, mettetela in moto e date una lunga sgasata a tutta per ricordarci come desideriamo essere ricordati. Siate sempre amici sinceri uno con l’altro.

Vi voglio bene, per sempre.

Giuseppe

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