Prende quota il progetto “Tutela dell’identità della Vespa”

PREMESSA

Come annunciato nei mesi scorsi (https://www.vespaclubditalia.it/2023/12/progetto-tutela-dellidentita-della-vespa/) il Vespa Club d’Italia ha istituito un nuovo Progetto denominato “Tutela dell’identità della Vespa”, indirizzato ai Club organizzatori di manifestazioni storiche, audax, rievocazioni.

Questa decisione è maturata osservando, nelle varie iniziative promosse dal Vespa Club, che le Vespa più anziane, definite ormai per gergo comune come farobasso, vengono sempre di più modificate, elaborate e snaturate rispetto ai loro canoni di origine. 

Il fenomeno, che ha preso via via sempre più piede tanto da diventare ormai pratica abituale e consolidata, ha stravolto il concetto di questi mezzi che non hanno più nulla di storico e che non possono più raccontare, soprattutto agli astanti spettatori, la loro filosofia di piccolo veicolo con prestazioni limitate ma affidabili anche su lunghe distanze.

Vero è che anche negli anni Cinquanta si procedeva a limitate elaborazioni che potevano incrementare la potenza, forse di un cavallo, del piccolo propulsore.

Oggi lo stravolgimento ha raggiunto mete pericolose e inappropriate che hanno aggiunto diversi cavalli alla prestazioni della Vespa.

Per premiare quei partecipanti che vogliono attenersi alla filosofia primitiva del loro amato veicolo affinché si possa, almeno in parte, salvaguardare il nostro patrimonio storico verrà consegnata una placca smaltata a chi sposerà l’iniziativa e si presenterà con una Vespa originale.

SPIRITO DI PARTECIPAZIONE

Lo spirito dell’iniziativa non è quello di punire o demoralizzare i partecipanti con controlli tecnici troppo scientifici ma neppure di trovare, da parte degli iscritti, lo stratagemma per riuscire ad ottenere un riconoscimento magari non dovuto. 

Riuscire a fare ciò, anche se non scoperti, comporterebbe il ricevere un premio a un qualcosa che non lo merita.

REGOLAMENTO

I partecipanti che all’atto dell’iscrizione accettino, con loro libera scelta, di aderire alla proposta dovranno dare il consenso che il loro veicolo venga sottoposto ad un controllo finale. Il presente regolamento è in via sperimentale e vuole puntare a stabilire quei primi principi e quelle linee guida, a volte opinabili e suscettibili di miglioramenti, per definire l’originalità di una Vespa.

Poter analizzare in modo certosino ogni veicolo sarebbe impossibile nei tempi e nei modi di attuazione e non è nemmeno nello spirito di convivialità che ci contraddistingue.

Pertanto si comincia a fare una sorta di spartiacque tra le lampanti e palesi trasformazioni e quelle Vespa che conservano di fatto la loro autenticità.

In questa prima fase saranno quindi escluse dal riconoscimento i veicoli muniti di ammissione con pacco lamellare, accensioni elettroniche, silenziatori con espansione o modifiche eclatanti, cambi a 4 marce e termiche non conformi all’originale palesemente evidenti anche senza profonda ispezione (smontaggio).

Le caratteristiche estetiche dovranno essere in generale consone a quel modello. Sono ammessi aggiornamenti all’impianto d’illuminazione (fanale anteriore e posteriore devioluci) se coevi all’epoca, selle, fregi, piccoli particolari carrozzeria (puntalini, strisce pedane, manopole, ecc.). Non è motivo di esclusione la tinta della verniciatura.

Come già sottolineato, essendo una nuova iniziativa, il regolamento potrà essere aggiornato o calibrato a seconda dell’esperienza che verrà maturata nel corso del tempo fermo restando che verrà data comunicazione preventiva e tempestiva sugli eventuali cambiamenti.

 

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