In attesa dello svolgimento del 75° Congresso Nazionale del Vespa Club d’Italia, che avrà luogo a Udine domenica 5 maggio 2024, una breve carrellata sulle edizioni precedenti, dal 1949 al 2023, dell’atto assembleare della nostra Associazione. Iniziato a Viareggio il 23 ottobre 1949, questo racconto ripercorre tutti gli appuntamenti che hanno segnato la storia del Vespismo nazionale. Proseguiamo con il terzo decennio, 1969-1978 (3. parte)
1969 – Viareggio (LU)
Il Congresso del Ventennale riporta ovviamente tutta la compagnia a Viareggio nelle date del 26 e 27 aprile nel salone del Grand Hotel & Royal. In contemporanea si svolge l’ultima edizione dell’Eurovespa organizzata dal Vespa Club Mondial (che nel 1965 ha preso il posto del VC Europe). Si rinnova il Consiglio Direttivo: Tassinari resta presidente con tre vice, il romano Angelo Pesce, il riminese Giacomo Assirelli e il reggino Pasquale De Domenico, ognuno con compiti diversi (sport, turismo e incremento soci). I Vespa Club scendono a 189, i tesserati a 36.703. A ricordo dei gloriosi momenti del passato, viene apposta una nuova targa sulla parete esterna dell’hotel Belmare con l’indicazione “1949-1969” a testimoniare i venti anni di esistenza del movimento vespistico organizzato in Italia.
1970 – Lucca
Congresso numero XXI il 4 e 5 aprile nel Palazzo Ducale: 170 Vespa Club e 27.202 tesserati sono indicativi del gravissimo momento di difficoltà del Vespa Club d’Italia, confermato nel luglio seguente con il disimpegno comunicato ufficialmente da parte dell’azienda Piaggio. A fine anno vengono cessate le pubblicazioni del giornale sociale, chiudono anche il Campionato Italiano di Regolarità e di Gimkana.
1971 – La Spezia
Dopo ventuno anni abbondanti di attività, oltre 800.000 tessere staccate stagione dopo stagione, centinaia di manifestazioni turistiche e sportive organizzate dal centro e dalla periferia dell’Associazione, milioni e milioni di chilometri percorsi da vespisti e vespiste di ogni età e provenienza, il Vespa Club d’Italia è costretto a chiudere i battenti. Avviene a La Spezia il 20 e 21 febbraio 1971 in occasione del XXII Congresso nazionae, quando Renato Tassinari comunica che l’avvenire dei singoli sodalizi non è più all’interno di un’organizzazione centralizzata – come sino a quel momento accaduto – ma risiede nella forza di volontà di ognuno dei Vespa Club ancora in vita di andare avanti con le proprie gambe. Con il cuore in mano, stimola tutti a continuare, cercando di infondere fiducia ai presidenti e ai soci in un futuro ricco di soddisfazioni per una continuità dell’idea vespistica.
1972 – Milano
Dopo lo scioglimento del Vespa Club d’Italia, i pochi Club rimasti in vita continuano l’attività in maniera autonoma a livello locale: seppur privi del respiro nazionale, questi eventi mantengono lo spirito del passato. Mario Carini, storico vespista e dirigente del Vespa Club Milano, è il più attivo in questo senso: rifonda il sodalizio meneghino e lo chiama Vespa Gilera Club Milano, visto l’ingresso della famosa marca di motociclette nella famiglia Piaggio. Il Congresso si tiene proprio a Milano il 20 febbraio. Si tratta di un Congresso interlocutorio, durante il quale vengono studiate le varie possibilità di ricostituzione di un’Associazione, pure a livello interregionale, consultando i pochi Vespa Club rimasti in vita.
1973 – Verona
Il 7 marzo, a Verona, torna in pista un’associazione dedicata interamente al vespismo. Si chiama “Vespa Club interregionale” e vede alla Presidenza un uomo che mai ha smesso di agire per il bene del movimento sin dal primo giorno: è il vicentino Manlio Riva, vicepresidente già nel 1949, persona di grande spessore umano e votata alla solidarietà. In una successiva riunione del 15 aprile, sempre a Verona, l’idea di continuare a sviluppare l’associazione a livello nazionale prende ancora più forza con la verifica della creazione di un organismo di collegamento tra i vari Vespa Club italiani e la loro sede.
1974 – Verona
Al Congresso numero XXV, che il 13 marzo si svolge nuovamente nella città scaligera, Manlio Riva viene confermato Presidente con l’elezione di un Consiglio Direttivo. Viene stabilito, per l’annata in corso, di disputare un Campionato Italiano di regolarità (che si svolgerà su tre prove) e stilare un calendario turistico. Per la prima volta riprende l’affiliazione a livello nazionale con i primi ventiquattro Club.
1975 – Firenze
L’8 e 9 marzo, alla Sala del Palazzo dei Congressi, il Congresso Nazionale numero XXVI del Vespa Club interregionale rappresenta un’associazione composta da ventiquattro sodalizi locali per un totale di 1.120 tesserati. Nonostante la sede, l’organizzazione dell’assemblea viene assegnata al Vespa Gilera Club Milano. Vengono effettuate le premiazioni dei Campionati e stilati i primi regolamenti per le manifestazioni sportive.
1976 – Verona
Si torna nella città di Giulietta e Romeo per il Congresso numero XXVII, ospitato nella sede dei Veterani Sportivi al Palazzo dei Congressi con 13 sodalizi partecipanti. Viene rinnovato il Consiglio Direttivo con Manlio Riva quale Presidente, Mario Carini quale suo vice, Antonio Besutti come segretario, Luciano Osti consigliere per lo sport e Diego Torresani per il turismo. Revisori dei conti Mario Izzo, Luciano Brustia e Vincenzo Natalini.
1977 – Milano
Il 6 marzo, al Centro Congressi dell’Hotel Michelangelo, va in scena il ventottesimo Congresso Nazionale per l’organizzazione del VGC Milano. Torna ufficialmente la dizione “Vespa Club d’Italia”, pubblicata sul programma dei lavori distribuito ai partecipanti: ventuno Vespa Club risultano affiliati per un complessivo di 1.963 soci tesserati. Si preparano i nuovi regolamenti per le attività sportive previste per la stagione.
1978 – Verona
Un altro Congresso Nazionale a Verona: si svolge il 4 e 5 febbraio: sono censiti sedici Vespa Club periferici per 858 tesserati, con un calo di oltre il cinquanta per cento. Il Consiglio Direttivo vede confermati Riva (Presidente), Carini (Vicepresidente), Torresani (Vicepresidente, Consigliere al Turismo), Osti (Sport), Besutti (Segretario) e l’ingresso del Presidente del Vespa Club Roma, Roberto Leardi, come responsabile stampa ed estero.
Congressi Nazionali 1949-1958
Congressi Nazionali 1959-1968
Congressi Nazionali 1969-1978